Associazione tra ripolarizzazione precoce e arresto cardiaco improvviso
I pazienti che sono andati incontro ad arresto cardiaco improvviso, abortito, causato da aritmie presentano una maggiore incidenza di ripolarizzazione precoce, rispetto alle persone senza malattia cardiaca.
La ripolarizzazione precoce è di comune riscontro all’elettrocardiogramma ed è considerata benigna, anche se studi sperimentali hanno ipotizzato un nesso tra ripolarizzazione precoce e arresto cardiaco improvviso.
Uno studio ha esaminato la prevalenza di ripolarizzazione precoce all’ECG in 206 pazienti, resuscitati dopo arresto cardiaco dovuto a fibrillazione ventricolare idiopatica. Le persone del gruppo controllo non presentavano cardiopatia.
L’incidenza di ripolarizzazione precoce è risultata più alta tra i pazienti che avevano sperimentato l’arresto cardiaco rispetto ai controlli ( 31% versus 5%; p< 0.001 ).
I pazienti con ripolarizzazione precoce sono prevalentemente maschi che presentano una storia di sincope o di arresto cardiaco improvviso durante il sonno.
Durante un periodo osservazionale medio di 61 mesi è stato osservato che i pazienti con ripolarizzazione precoce avevano una maggiore probabilità di sviluppare fibrillazione ventricolare ricorrente rispetto alle persone senza questa anormalità ( 41% versus 23%; hazard ratio, HR= 2,1; p= 0.008 ). ( Xagena2008 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2008
Cardio2008